Sintomi e cure dell'Immunodeficienza felina FIV

La FIV, immunodeficienza felina, è da paragonarsi all’AIDS umana in quanto è generata da un retrovirus della stessa famiglia del nostro HIV. Attenzione, non è un virus che può essere trasmesso all’uomo! Con il suo lungo periodo di incubazione la malattia danneggia il sistema immunitario e può diventare mortale. Nel 2002 negli Stati Uniti è stato messo in circolazione un vaccino contro questa sindrome. Tuttavia le maggiori scuole veterinarie dubitano di una protezione sufficiente contro la gamma di tipi esistenti. Attualmente il suo utilizzo sui gatti infetti è ancora molto dibattuto. Vedi anche Le vaccinazioni.

 

Cos’è la FIV

Come per l’AIDS umana, la FIV attacca e danneggia il sistema immunitario del gatto dopo un periodo più o meno lungo di incubazione. Il gatto FIV positivo con il trascorrere del tempo ha le difese immunitarie compromesse e quindi ha più possibilità di contrarre infezioni e malattie. Non è la malattia in sè a causare la morte dell’animale ma tutte le patologie che possono essere facilmente contratte dal gatto e difficili da debellare.

Come diagnosticare la FIV

Ci sono diversi test che possono diagnosticare la FIV. In genere il veterinario fa un prelievo di sangue anche solo poche gocce. I risultati ci sono entro poche ore. Il test ricerca gli anticorpi contro il virus con ottime percentuali di attendibilità. Esistono sempre casi di falsi positivi. Più rari sono i casi di falsi negativi e purtroppo si verificano nel periodo cosiddetto “finestra”. Questo periodo può durare fino a sei mesi, durante il quale il contagio è avvenuto ma non sono ancora presenti gli anticorpi. Si consiglia quindi di ripetere il test dopo sei mesi per scongiurare qualsiasi ipotesi di contagio. Sono diverse le metodologie di diagnosi tramite test, ma nessuna è attendibile al cento per cento.

Come si trasmette il contagio

Il virus agisce solo sui gatti, non sono in pericolo cani, altri animali e men che meno gli esseri umani. Il contagio fra gatti avviene tramite scambio di sangue infetto o saliva infetta e rapporti sessuali. Un gatto sterilizzato e che vive in casa non ha molti rischi di prendere la FIV. Attenzione nel caso ci siano altri gatti in casa di cui uno malato. Le ciotole devono essere separate per evitare in caso di ferite che possa essere trasmesso il virus. Con una gatta mamma Fiv positiva il rischio che i gattini siano positivi è piuttosto basso.

 

Sintomi di un gatto malato di FIV

I gatti malati di FIV non presentano subito una sintomatologia della malattia, ma possono essere soggetti a:

  • Dermatiti forti
  • Infezioni alle vie urinarie
  • Infezioni alle vie respiratorie
  • Gengiviti e stomatiti
  • Dimagrimento
  • Sonnolenza
  • Ingrossamento dei linfonodi
  • Dissenteria
 

Come curare un gatto FIV positivo

Non ci sono cure per la FIV e neanche vaccini, quindi occorre tenere il micio al riparo, preservarlo dal freddo e da possibili malattie, seguire regolarmente il calendario delle vaccinazioni, portarlo dal veterinario alla presenza del primo segnale di malessere. I gatti FIV positivi se ben curati possono vivere anche quanto gli altri gatti, occorre avere solo un po’ più di riguardo.
È bene controllare una volta all’anno un campione di feci per verificare non ci siano parassiti. I segnali più importanti da verificare sono la presenza in bocca di infiammazioni o mucosi pallide sintomo di avanzamento della malattia. Negli ultimi anni si stanno facendo cure con l’Interferone che è un immuno stimolatore ma senza risultati evidenti. Il consiglio è quello di cercare di mantenere il gatto più sano possibile per evitare che possa contrarre malattie o infezioni. Un luogo sicuro e riparato può garantirgli anni di vita tranquilla anche con altri gatti se si sta molto attenti. Gli antibiotici non hanno alcun effetto migliorativo su di un gatto FIV positivo.

 

Libri consigliati

 

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Buongiorno. Il mio gatto fa parte di una cucciolata nella quale una gattina sicuramente è morta per fiv, lui ha 8 anni la sorellina è morta 6 anni fa, vorrei sapere se anche lui potrebbe essere positivo, io a parte patologia gengivali fino a quando è stato mfuoi libero e quindi cacciava anche topini non ne noto. Alito maleodorante se mangia umido, ora gli do solo il secco, unica cosa ha un pelo pulito e lucido dappertutto tranna che sul la coda che a seconda delle stagioni è come se producesse sostanze che ammassano alcune zone , lo mspazzolo sempre ma è come. Se avesse in piccole quantità il peo ciocche come le persone molto ricce, non so se sono riuscita a rendere idea. Vi sarei grata se mi deste qualche spiegazione e soprattutto se mi diceste qualcosa di specifico da notare per la positività fiv. Un'ultima domanda per un gatto che ormai da quattro anni vive solo in casa e si ciba solo attraverso cose che gli do io è necessario sverminarlo ogni tanto? Grazie attendo vostra risposta.

@Cristina: come possiamo dirle noi se il gatto è positivo alla FIV? Inoltre, non riesco a comprendere la necessità di sverminare il gatto che nutre lei. Cosa mangia? Carne cruda forse? Eviti di dargliela.

Grazie per la risposta , avrei solo voluto sapere se ci sono dei sintomi particolarmente evidenti in caso di positività. Per il resto no il gatto non mangia carne cruda ma solo croccantini deduco quindi che non è necessario verminarlo. Grazie