T. S: Eliot dipinge gli esseri umani, in questi ritratti bizzarri di gatti e caratteri gatteschi. Lo si vede soprattutto nella poesia “Come rivolgersi ad un gatto”, dove dice chiaramente che un gatto non è diverso da “me”, intendendo forse “me=essere umano”, che ne esistono di tanti tipi, esattamente come esistono tipi e caratteri umani diversi. Come definire un gatto, però? Questa è la domanda che pone il poeta, cui prova a rispondere dicendo che…”UN GATTO NON E’ UN CANE” (T.S.Eliot, Il libro dei gatti tuttofare, pag. 117, Bompiani).
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