Leggende che spiegano perché alcuni gatti abbiano una M sulla testa

I gatti europei hanno spesso sulla testa il simbolo di una M dovuto alla particolare colorazione del pelo per cause genetiche.

La rappresentazione della M sulla testa del gatto è anche il simbolo della razza abissina o del Bengala. Non sempre però ci si avvale soltanto della scienza per avere risposte. Esistono infatti diverse leggende legate alla M.
Si racconta che la lettera emme sulla testa di alcuni gatti tigrati risalga ad antiche storie legate al Natale e al calore che un gatto diede a Gesù Bambino nella mangiatoia.
Maria Vergine non riuscendo a far addormentare il piccolo Gesù provò a cantare una ninna nanna ma senza esito. Disperata si rivolse agli animali presenti nella stalla ma il gallo rispose che il suo compito era dare la sveglia, il topo rosicchiando il legno rischiava di fare rumore e di svegliare il neonato, il bue rispose che avrebbe dormito troppo e l’asino invece che non sapeva proprio come poterla aiutare. Soltanto un micetto tigrato rispose alla richiesta della Madonna tanto che saltò nella mangiatoia e si accucciò accanto a Gesù che si addormentò subito.
Per ringraziare il micio del prezioso aiuto la Vergine Maria lasciò questo simbolo, iniziale del suo nome, sulla testa di tutti i gatti tigrati.

Aneddoti legati alla cultura islamica.

È noto l’amore e la dedizione che Maometto aveva per i gatti, soprattutto per Muezza, il micio che gli salvò la vita. La M sulla fronte dei gatti diventa quindi simbolo del rispetto che Maometto riservò al popolo felino.

 

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