La durata media di vita di un gatto è compresa tra i 14 e 16 anni, in alcuni casi anche oltre. Considerando che la loro aspettativa di vita è molto più breve di quella umana spesso il proprietario si trova ad affrontare la vecchiaia e la morte del gatto. Ma come si affronta la morte di un gatto?

 

Segni di vecchiaia dei gatti

In genere i primi segni di vecchiaia nei gatti compaiono intorno ai dieci anni di vita.
Si noteranno cambiamenti fisici e comportamentali, piuttosto normali e che non devono allarmare il proprietario.

Un gatto è vecchio quando:

  • si muove poco e gioca di meno
  • aumentano le ore di sonno, e preferisce dormire su superfici morbide e calde
  • il suo aspetto è meno curato perché dedica meno tempo alla toilettatura
  • i miagolii sono più forti perché il suo udito diminuisce
  • diventa più schizzinoso nel mangiare, perché l’olfatto sarà più debole e i denti più dolenti.
    Potrebbe preferire il cibo umido al secco proprio per la difficoltà nel masticare.

Con l’avanzare degli anni il gatto potrebbe essere più soggetto a contrarre malattie renali, ipertiroidismo, diabete e demenza.
Il proprietario dovrà soltanto prestare un po’ più di attenzione a questi segnali ed eventualmente rivolgersi prontamente al veterinario.

Ti può interessare: il gatto anziano

 

Perché prima di morire il gatto si nasconde?

Prima di morire il gatto si nasconde quasi non voglia farsi vedere in questo stato dal proprio padrone.
Già nel 1708 uno scrittore dell’antico Oriente scriveva che il gatto preferisce morire da solo, quasi lontano dagli occhi umani come se non volesse far vedere il suo stato “moribondo” e poco elegante.
Il gatto si nasconde, cerca il suo habitat “selvatico” più dignitoso, quasi non volesse morire sul divano caldo di casa. Ma questa è letteratura.

Il gatto in effetti non sa cos'è la morte e non può prevederla. Sa però bene cosa sia uno stato di dolore che associa ad un pericolo, ad una minaccia dalla quale occorre allontanarsi come fosse preda di un’aggressione che non riesce ad affrontare, con la quale non può lottare.
Ecco allora che il gatto si nasconde, cerca riparo dal nemico.
Questa la spiegazione razionale e logica. Ma chi possiede un gatto sa che ha quella marcia in più, quel sesto senso che noi umani non sempre capiamo.

 

L’addio al gatto e la perdita

Quando un gatto anziano o malato è vicino alla morte bisogna purtroppo prepararsi a questo terribile evento e affrontare il momento dell'addio nel modo meno doloroso anche se non è per niente facile. 

Il momento dell'addio

Il momento dell'ultimo addio al gatto è estremamente doloroso ma che prima o poi accadrà.
Ognuno di noi si augura, come per gli esseri umani, che avvenga nel modo più naturale e dolce possibile, che possa avvenire nel sonno senza quasi neanche accorgersene, ma non sempre è così.
A volte ci si può trovare in situazioni difficili o davanti a scelte dure da prendere in seguito al trascinarsi di peggioramenti gravi alternati a repentini miglioramenti.
L’eutanasia o soppressione dolce può diventare l’unica scelta possibile.
Il veterinario di fiducia sarà l’unica figura indispensabile in questo momento, che saprà consigliare, senza mai imporre, la soluzione più idonea nel rispetto del gatto.
Il veterinario potrà aiutare il proprietario a prepararsi al momento dell’addio al proprio amato gatto a livello informativo mettendo a disposizione la sua conoscenza, illustrando quello che la medicina, e a volte il buonsenso, consigliano.
Ma a questo momento non si è mai preparati e pronti.
Il vuoto resterà per parecchio tempo, anche per sempre, perché ogni gatto è una creatura unica e insostituibile.

Come affrontare la perdita del gatto

Non ci sono regole o consigli da dare per affrontare al meglio il momento della perdita del proprio amato gatto.
Chi ha avuto o ha un gatto o qualsiasi altro animale domestico sa bene cosa voglia dire questa perdita.
Si tratta di un dolore incolmabile, spesso non sempre compreso da chi non possiede animali.
Potrebbe essere che per qualche tempo non si abbia più la voglia o il desiderio di avere un altro gatto, ma il tempo aiuta non a dimenticare ma a saper gestire questo vuoto.
Chi ha dei bambini deve essere in grado di spiegar loro quanto accaduto.
Può essere utile far assistere al bambino al momento della sepoltura o improvvisare una sorta di ultimo saluto.
Non è consigliabile usare frasi del tipo “se n’è andato” perché il bambino potrebbe fraintendere e magari interpretare la perdita come un abbandono.

 

È morto il gatto. Cosa fare?

Nel caso di eutanasia volontaria o soppressione sarà il veterinario ad indicare al proprietario cosa fare per affrontare la morte del gatto.
Si occuperà lui della parte burocratica, per la cremazione o l'eventuale sepoltura.

Cosa fare se il gatto muore in casa

Molte persone decidono di seppellire il proprio gatto in casa oppure vogliono cremare i resti dell’animale, ricordiamo che è sempre il veterinario a saper organizzare al meglio le due opzioni anche perché dovrebbe rilasciare un certificato che escluda la possibilità, nel caso di sepoltura in casa privata, di contaminare il terreno.
Sul certificato deve esserci scritto che non ci sono malattie infettive o infestive che possano generare rischi all’uomo o ad altri animali.

 

Sepoltura del gatto

Cimitero per animali

La deposizione dei resti del corpo del gatto sottoterra o la sua sepoltura può avvenire in un cimitero per animali privato oppure nel proprio giardino di casa seguendo con attenzione alcune regole.

Sepoltura del gatto nel giardino di casa

Nel caso in cui si voglia seppellire il corpo del gatto nel proprio giardino di casa si devono porre i resti in un contenitore biodegradabile, va benissimo il legno o il cartone, e deve essere in grado di assorbire i liquidi, ad esempio apponendo uno strato assorbente sulla base.
Se il gatto muore in un luogo lontano e si vuole portare il corpo a casa occorre effettuare il trasporto muniti di certificato medico e di un contenitore idoneo.

Sepoltura del gatto in cimitero

Qualora si decidesse di sepellire il proprio gatto in un cimitero per animali occorre rivolgersi al proprio veterinario o cercare informazioni presso il proprio comune di residenza o presso associazioni animaliste. I cimiteri per animali possono disporre di diverse cassette, targhe o lapidi commemorative e possono occuparsi di tutta l’organizzazione del “funerale”.

Sono due i possibili tipi di sepoltura quando muore un gatto:

  • In un’area specifica individuale dove seppellire il gatto da solo
  • In un’area comune dove vengono seppelliti i resti di tutti gli animali deceduti.

Il resti del povero gatto possono essere portati direttamente in queste strutture oppure scegliere che vengano a prenderli a casa propria o dal veterinario.

Quanto costa la sepoltura del gatto in cimitero

Il costo di un funerale con sepoltura in un cimitero per animali varia a seconda delle strutture e della soluzione scelta.
Può venire richiesto anche il pagamento di una tassa annuale per la manutenzione della tomba.
Era stato presentato dal Ministro Sirchia nel 2005 un disegno di legge per la creazione di cimiteri per animali in tutti i comuni italiani, ma il progetto si è poi fermato.

Cremazione del gatto

Esistono strutture dedicate e autorizzate a praticare la cremazione dei resti del gatto. Occorre rivolgersi sempre al proprio veterinario che potrà occuparsi di tutta la procedura.

Tipi di cremazione

  • Cremazione individuale
    Il corpo del gatto viene cremato da solo e le ceneri restituite al proprietario
     
  • Cremazione comune
    Il gatto è cremato con altri gatti e le ceneri seppellite o sparse in un giardino chiamato in genere “della memoria”
     
  • Cremazione separata
    In questo caso il gatto è cremato con altri ma le ceneri vengono tenute separate e restituite al proprietario.

Il momento della cremazione del proprio gatto è sicuramente difficile da affrontare, proprio per questo è preferibile delegare il veterinario o chi per esso ad occuparsi di tutto, avendo indietro solo le ceneri.

Quanto costa la cremazione del gatto

Il costo della cremazione varia a seconda del servizio scelto ma c’è sempre una tassa comunale da pagare.
Per questo è possibile rivolgersi alle proprie ASL di competenza o agli uffici comunali preposti per avere maggiori informazioni.

 

Altri modi per gestire il cadavere del gatto

Ci sono altre alternative che possono essere prese in considerazione quando il proprio adorato micio muore.

Dare il corpo a fini di studio

Ad esempio si può scegliere di donare il cadavere del gatto ad una struttura veterinaria a fini di studio ma è sempre meglio affidarsi ad organizzazioni serie.

Realizzare un diamante con le ceneri del gatto

Esiste anche la possibilità alquanto bizzarra di poter creare addirittura un diamante con le ceneri del proprio gatto.
Si tratta ovviamente di una procedura piuttosto costosa ed innovativa da poco disponibile anche in Italia.

Imbalsamazione e congelamento

Le scelte di conservare il corpo tramite l’imbalsamazione o congelamento invece sono piuttosto rare nel nostro Paese.

 

Libri consigliati

  • Cat confidential

    "I gattofili adorano parlare dei loro gatti. Hanno la casa piena di foto, libri, calendari, tovagliette da tè e bigiotteria ispirati ai loro amati felini.
  • Gattoterapia. Gli esercizi

    La presenza di un gatto in famiglia non è importante solo per il benefico influsso di un pezzetto di natura selvaggia (o quasi) in casa, per contrastare lo stress o far crescere i bambini in modo p
  • I poteri magici del gatto...

    Da sempre la figura del gatto è legata all'occulto, alla magia, all'esoterismo, al mondo del sacro e all'aldilà.
  • Gattology

    Chi possiede un felino lo sa: il gatto, più che un animale da compagnia, è una vera e propria filosofia di vita.
 

Lascia un commento

Ciao a tutti, dopo alcuni mesi ritorno su questo triste ma importante forum per condividere con voi tutti la perdita oggi pomeriggio del mio amato Jodi. Quasi-21 anni di amore incondizionato ha saputo regalarmi, spero che abbia portato con sé almeno una briciola del bene che gli ho voluto. Il senso di vuoto, già provato purtroppo, è devastante ma come ho già avuto modo di scrivere, il dolore che provo (che proviamo) è un piccolissimo prezzo da pagare per tutto ciò che i nostri amati animali ci hanno saputo dare. Da oggi, fino all'ultimo dei miei giorni, penserò ogni giorno a lui, così come penso a Dodi e a Teo. Ogni giorno, un pensiero rivolto ai miei amati gatti fino alla fine

Ciao Carlo. 21 anni? Sei stato fortunato davvero!E Jodi è stato sicuramente fortunato ad aver un "padrone-amico" come lo sei stato certamente tu! Un abbraccio!!!!!

Carlo capisco il dispiacere che provi (e che abbiamo provato tutti noi di questo forum) e spero che tu riesca a superare questo triste momento ! Fatti forza pensando solo alle cose belle che hai condiviso con il tuo micio !
Il ricordo rimane sempre ! Prendi un altro compagno appena te la senti che sicuramente ti aiuterà a superare questa tristezza ! Ciao e forza !

Ciao manager, grazie per le tue parole. Si quasi 21, ancora pochi mesi e sarebbero stati 21 tondi tondi. Il fortunato sono stato io dal primo all'ultimo istante. È morto improvvisamente, un ultimo miao e un minuto dopo era già morto. Mi ha evitato lo strazio di vederlo soffrire per mesi o giorni. Metà di me è morta con lui, l'altra metà vive col dolore e con l'amore per lui. Grazie, eternamente cucciolo mio!

Grazie a tutti di cuore

Il gatto che veniva sempre da noi (ma non era il nostro ma comunque lo volevo molto bene) è morto qualche giorno fa ed ogni volta ci penso mi viene a piangere. Spero che in cielo tu sia ancora vivo...

Stasera se n’è andato il nostro Thor. Ha scelto la stanza di mia figlia mentre dormiva.
Dopo tanti anni passa ti insieme, fiero animale. Ti ho rispettato e ho messo da parte il mio senso di protezione. Eri libero, sei libero lo sei sempre stato. Potevo curarti di piu, ma non avrei mai permesso che una persona estranea potesse consegnarti ...... ci mancherai. Ti porterò nel mio cuore per sempre. Thor grazie

Ho allattato col biberon il mio micetto Vento solo un anno e mezzo fa e oggi una macchina l’ha investito... soffro... non so che fare del corpo...

Terribile Paola ;-( non ci sono parole

08/04/2020 Il micio purtroppo sta male, un male incurabile, sempre quello, che uccide tutto e tutti piano piano e in silenzio senza pietà. Lui è vecchio, ha quindici anni e il veterinario non se la sente di fare la chemio, i calcinoma sono ovunque, noi lo sappiamo lui no. Sta soffrendo, fatica a respirare, il liquido che si forma dentro va siringato spesso, il veterinario ci ha dato un mese.
Sappiamo che sta arrivando il suo momento, ma credo guardandolo che lo sappia anche lui e lo accetta nel suo istinto naturale. Non piange né si dispera, e li che come la mia vecchia cagnolina si guarda un po' in giro, nel vuoto, aspettando. Credo che in natura gli animali siano più "umani" di noi, con più dignità e rispetto della vita. Mi dispiace molto, sono triste, affranto dell'impotenza di evitare il peggio, di poter contrastare il volere della natura, perché Ella comanda, Ella impone. Quando arriverà il mio momento mi ricorderò di te e della mia cagnolina; Cercherò di avere quella dignità animale che la normale umana condizione non mi permette di avere nella sua intellettuale condizione di essere, in armonia con la natura e con la sua normale nascita, vita e morte. Grazie...

09/04/2020 Grazie di esserci stato in questi 12 anni....mi mancheranno quei momenti in cui sul divano guardavo la TV e venivi a farmi compagnia, quando aprivo l'antina e correvi sentendo il rumore...la pappa arrivava. Quando ero triste e solo sul lettone venivi su, li vicino a me......e li rimanevi......nel silenzio con...me.....

17.20 ciao micio....

Ho perso il mio gatto,il mio adorato Piumino di 5 anni, 1 anno e 10 mesi fa.. possono sembrare tanti.. sono tanti da passare a piangere forse si ma non riesco a fare meglio di così..
Non mi sono accorta in tempo che stava male e non me lo perdonerò mai.. ci sono momenti in cui mi sembra successo ieri.. e ricomincia lo sconforto, avevo un rapporto molto fisico con lui, se dicessi che lo abbracciavo annusavo e baciavo tutti i giorni più volte.. dormivano e mangiavano insieme.. sembro morbosa?! forse si..
Era dolcissimo ..in casa mi seguiva ovunque, comunicavamo moltissimo.. io capivo perfettamente lui è lui capiva perfettamente me.. era intelligentissimo faceva tante cose come se fosse stato un cane ..super intelligente! (Dico così solo per capirci, c’è chi pensa che i cani siano più intelligenti solo perché non conosce i gatti)
Soprattutto mi ha cambiato la vita.. gli devo tanto.. non riesco ancora ad accettare che credevo di tenerlo protetto da tutto e invece non è bastato.. hanno ceduto i reni e non so di preciso il perché. L’ho portato in una clinica, ho speso 1700 euro di ricovero e degenza, trasfusioni e analisi,più 400 euro di medicine e pappe speciali.. tutti i giorni da Monza a Novara per andare a trovarlo.. poi l’hanno dimesso perché non c’era più niente da fare ed era questione di ore.. mi hanno detto “state insieme,manca poco” Forse avrei dovuto sopprimerlo prima ma non sapevo che fare.. Sono state due settimane di inferno! Ero in tilt completo ..siamo tornati a casa alle dieci di sera.. l’ho tenuto in braccio tutta notte e poi la mattina mi è morto tra le braccia.. scheletrico.. tra gli spasmi.. ha smesso di respirare.. ho visto il cuore che si fermava da tanto era magro.. si è irrigidito ..è stato terrificante..
troppo orrendo.. non riuscivo più a staccarmi da lui.. ho creduto di morire anch’io.. volevo morire..
è stato come quando ho vegliato mio nonno ..che mi ha fatto da padre.. non voglio offendere nessuno ma è stato lo stesso dolore.. il corpo freddo e rigido.. di chi ami ..non si può dimenticare!
...povero piccolo gattino innocente..aveva solo 5 anni.. eravamo solo io e lui quando è arrivato nella mia vita, non mi sono più sentita sola con lui! È stato il perno per il mio equilibrio.. e ora sto imparando a non poterlo più abbracciare..
poi la vita è fatta di problemi lo so grandi e piccoli.. mi sono indebitata fino al collo.. ho perso capelli e 10 chili (già sottopeso) che a fatica ho ripreso piano piano.. la sera che ho riportato Piumino a casa si è fermata la macchina giusto vicino a casa.. si è rotto il cambio..ci hanno recuperato.. carroattrezzi (il tutto con lui in braccio) 900 euro di danno.. Mi hanno accompagnato a casa.. avevo il mio tesoro tra le braccia avvolto nella sua copertina..è stato drammatico..e non esagero.. una notte insonne ovviamente e alle 10 di mattina si è spento! (un mese dopo incidente in macchina (da buttare) e si è rotto anche il motorino.. ecc ecc sporchi bastardi soldi.. purtroppo servono..
Avrei voluto provare a fargli la dialisi anche se non era sicuro che potesse funzionare ..costava 3600 euro a sessione ogni 4 giorni.. ..non li avevo e nessuno poteva prestarmene così tanti.. avrei dato e fatto qualsiasi cosa per poterlo salvare davvero avrei dato un mio rene di sicuro ma anche molto molto di più.. mi sarei tolta il cuore dal petto.. purtroppo ho mille sensi di colpa.. magari per cercare di salvarlo l’ho fatto soffrire inutilmente.. e non so neanche perché tutto questo sia successo.. non hanno capito cosa avesse.. forse è questa la cosa più assurda non lo auguro a nessuno di sentirsi così.. non avrò mai veramente pace.. e non lo dimenticherò mai.. ❤️

@arianna. Non ci sono parole. Un abbraccio forte!

Il mio gatto di solo 1 anno e 2 mesi è morto ieri. Dopo una ricerca per tutto il giorno mia mamma l'ha trovato morto poco lontano da casa nostra. Non aveva nemmeno un graffio, molto probabilmente ha mangiato un topo che alla sua volta ha mangiato il veleno che i miei vicini di casa mettevano nei buchi per far morire i topi. Nemmeno una vita non sarebbe mai bastata per un gatto come lui. Non dimenticherò mai il mio principe dagli occhi azzurri, rimarrà per sempre nel mio cuore. Gli vorrò per sempre un bene infinito. Ora si troverà in Paradiso con mio nonno che ho perso una settimana fa e con il mio cane!

Il 5 marzo la mia piccola tigre mi ha lasciata. Aveva diciannove anni ed io sono cresciuta insieme a lei. Era mia sorella, perché non c’è differenza tra un gatto e una persona quando è l’importanza del legame che ci unisce a farsi sentire.
Non ho mai incontrato gatto più gatto di lei. Indipendente, raramente affettuosa, diffidente e predatrice. Eppure così intelligente e capace di far percepire il suo affetto per me e la mia famiglia in un modo tutto suo.
La gelosia se ci avvicinavamo ad un altro animale, la protesta al ritorno dalle vacanze, la sua elegante presenza ovunque io mi trovassi.
Solo una volta mi si è addormentata in braccio nel corso di tutta una vita insieme eppure è bastata perché il suo calore mi scaldasse il cuore per non lasciarmi mai più.
Capisco e condivido la sofferenza di chi ha perso il proprio gatto. Sono passati mesi ma da quando lei non c’è e il mondo è cambiato per sempre.
Faccio le cose di prima ma mi sembrano superficiali, ho molta più paura della morte perché credo ci sia vita dopo di essa, ma di non essere io degna di poter rincontrare la mia gatta quando tutto sarà finito.
Dicono che tutto questo si supera, che diventa sopportabile convivere con il vuoto colmato magari dall’arrivo di un altro gatto.
Io però ho vissuto con la mia troppo a lungo per non vedere com’è radicalmente mutata la realtà senza di lei e temo che anche se un altro micio e il resto della vita significheranno altre storie per forza di cose, una gran parte di me sia morta il giorno in cui si è spenta lei.
L’unica certezza che ho, è di averla amata immensamente, di non averle fatto mancare mai niente, di averla voluta sempre così com’era e che anche la sua fine dovuta alla vecchiaia, è stata dolce e con le minori sofferenze possibili.
L’unico consiglio utile che posso offrirvi, è cercare di non avere rimpianti verso il vostro animale domestico. È la mia sola consolazione al momento.
Vi auguro di farcela, vi comprendo e spero riusciate ad essere più forti di me.

@Moni... GRAZIE GRAZIE GRAZIE per aver condiviso con noi il tuo cuore! Un abbraccio!!!!
Federica

La nostra intelligente gatta Fiore é in agonia. I miei figli stanno piangendo disperatamente e non riesco a calmarli. Sto piangendo anch‘io con loro. È tutto cosi triste. Solo voi potete capirci.

@Rosita: un caro abbraccio a tutti voi!

Il mio gatto di tredici anni è morto dieci giorni fa a causa di una mia scelta fatta con leggerezza, portare a casa una gattina che stavano per uccidere.
Lui era tutto per me, io nella vita non ho mai avuto niente, neanche la mamma. Se avessi fatto una scelta diversa magari sarebbe ancora qui, avrebbe potuto vivere ancora qualche anno. Mi avrebbe dato tanti bacini e fatto disastri in giro per casa, mi manca tanto...
Nell'ultimo anno gli dicevo sempre "chi va per primo in paradiso, aspetta l'altro", forse sentivo che sarebbe finita male. Nessuno mi ha detto che gli dispiace per il mio gatto che è morto ma per me, che ho già perso tutta la mia famiglia e ho 33 anni, questo è il dolore più grande.

@Giulia...a me spiace tanto Giulia!!!! Come puoi vedere anche da tutti i commenti di questa pagina, il dolore per la perdita del proprio micio è qualcosa di indescrivibile :-( Però non colpevolizzarti. Perché dici che è morto per la gattina che hai portato a casa?

@manager perché la veterinaria ha detto che si è ammalato per il trauma/stress del cambiamento, perché era abituato da tredici anni a essere l'unico gatto in casa. Un altro veterinario da cui l'ho portato ha detto più o meno le stesse cose. Io comunque non sono convinta di questa cosa, forse aveva già qualcosa che non andava, da qualche mese era un po' disorientato e si nascondeva sotto le coperte per ore. Comunque sia, avrei fatto meglio a trovare una famiglia alla gattina o a tenerli separati visto che la casa non è piccolissima. Magari lui sarebbe ancora vivo, se avessi fatto così. Non potevo immaginare, volevo salvare la piccolina che era ridotta male. Almeno lei sta bene ora, unica nota positiva.

@giulia...mmm...non sono un medico, ma penso che ciò che ti hanno detto i veterinari sia vero parzialmente. Credo che il comportamento anomalo del tuo gatto all'arrivo della micina (il nascondersi ecc...) potesse essere causato dalla nuova arrivata, sì, ma che sia morto per questo ne dubito. Aveva già una certa età e probabilmente aveva qualche patologia pregressa...forse un caso che le due cose siano coincise. Non fartene assolutamente una colpa! Pensa sempre positivamente al tuo micio e ai bei momenti passati insieme. Sicuramente gli hai dato tantissimo in quegli anni e ora spetta alla micina una vita piena delle tue attenzioni e del tuo amore. Non pensare a ciò che NON hai fatto, ma a quello che tu hai fatto per lui e lui per te! Ti auguro una buona vita...PS: se vuoi mandami una foto del tuo micio per ricordo che la pubblico in home page...puoi mandarla qui: https://www.tuttosuigatti.it/invia-la-tua-foto

Sono in vacanza con le mie figlie a casa sono rimasti mio figlio e mio marito più 2 gatti che ho da 6 anni. 2 ore fa ho saputo che uno dei due è morto! Mio Dio che dolore! Non so cosa sia successo so solo che entrambi non mangiavano da quando sono partita. Quello che è morto era il più mingherlino dei due ma nulla di più. Mi sento in colpa perché non ho dato disposizione di contattare il veterinario...forse avrebbe dato qualche consiglio. Ora temo per la salute dell'altro. Anche se lui è in ottima forma ma loro erano inseparabili.....cosa succederà e soprattutto cosa devo fare? Grazie a chi risponderà a questo mio appello.

Ciao a tutti. Quattro giorni fa ho perso la mia adorata Tina, gatta squame di tartaruga di 15 anni, che ho accompagnata nel suo ultimo viaggio. Da tre giorni non mangiava e deperiva. Ricoverata in una clinica veterinaria per accertamenti, dopo qualche ora mi è stato comunicato che aveva un tumore al fegato che aveva prodotto metastasi negli organi vicini. Sentito il parere del veterinario e per risparmiarle sofferenze, Ho preso la dolorosa decisione dell'eutanasia. L'ho accarezzata fino al suo ultimo respiro. Ma quanto dolore! Ora la casa è vuota, mi manca tutto di lei. Oltretutto, l'avevo presa quando mia mamma, che la adorava, era ancora in vita. Si è così spezzato l'ultimo, sottile filo che mi legava a lei. Adesso sono completamente sola, non avendo né figli, né marito, né fratelli o sorelle. Gli animali domestici ci accompagnano per un tratto di vita, regalandoci amore disinteressato, fedeltà, compagnia ed allegria. Moltissimi umani avrebbero tutto da imparare da loro. Per questo mi arrabbio quando sento commenti tipo "È solo un gatto!" Quelli che dicono questo non capiscono che fra l'animale domestico e la persona che si prende cura di lui si crea un legame fortissimo, fatto di simbiosi, complicità e solidarietà reciproche, come se entrambi vivessero in una "bolla ", dalla quale gli altri sono esclusi. Tuttavia, in mezzo a tutta questa sofferenza, c'è per me un motivo di conforto. Da due sere sento in casa piccoli rumori, simili a quelli che faceva Tina quando si affilava le unghie al tiragraffi o spostava la sabbia nella cassetta. Non vorrei essere visionaria, ma penso che siano segni per farmi capire che lei è ancora con me.

@lorenza. Grazie per il tuo commento! Hai trasmesso benissimo i tuoi sentimenti e in molti capiscono bene il tuo dolore! Se ti va puoi mandarci la foto della tua Tina e saremo felici di pubblicarla qui, per lasciare un ricordo...un abbraccio grande!!!

Ho 13 anni, la mia gatta di 19 (94 per un gatto) stava bene, ma tutto ad un tratto, ha iniziato a camminare male, le zampe posteriori nn li andavano più, le strisciava quando tentava di camminare, quando andava sulla sabbia nn riusciva a stare in piedi e si sdraiava senza riuscire a fare i suoi bisogni, per quasi una settimana è rimasta sul letto dei miei genitori, e sarebbe dovuta andare dal veterinario domani, lunedì 5 ottobre 2020. Sembrava dare minimi segnali di ripresa...alle 19:30 circa mia mamma viene e mi dice quello che mi doveva dire, mentre stavo guardando mio fratello maggiore di 15 anni giocare alla play station, ha detto che c’è la aveva tra le braccia e che si è addormentata, e che poi, è successo quello che è successo...io ho insistito, dicendo “provate a rianimarla fateli qualche massaggio cardiaco!” In preda allo shock, loro continuavano a dirmi che nn era morta perché ha avuto un coccolo, ma perché era vecchia, e di questo ne ero totalmente consapevole, e mi hanno detto che se fosse stata giovane e si fosse sentita male allora la rianimazione avrebbe avuto un senso, ma che se adesso avessero provato a fare qualcosa, se si fosse svegliata sarebbe tornata come prima in pochi minuti...io ho continuato ad insistere, dicendo di portarla ad una specie pronto-soccorso di animali, ho cercato di convincerli a fare qualcosa in tutti modi. Tu c'eri da molto prima che io nascessi, da prima che i miei genitori si sposassero, in questa vita ti ho chiamato in molti modi: Gatonz, Gucci (nn chiedermi il perché) e ti dicevo sempre “micina più carina del mondo, bellissima” se ti toccavo le orecchie dovevo dire “orecchina” se ti toccavo le zampe ti dicevo “zampina” sul naso “musa” se mi leccavi “lecchina” eravamo inseparabili. Abbiamo dovuto affrontare insieme la morte del nostro cane: Ken, abbiamo dovuto affrontare l'anno scorso la scomparsa della nonna, a cui tu eri molto attaccata dato che per più di 15 anni hai dovuto vivere chiusa in quella stanza con lei, dato che avevamo paura che Ken ti facesse male, quando Ken è morto ti abbiamo “liberato” potevi andare in sala da me e mio fratello, in tinello sulle sedie, sul letto dei miei genitori, e ti sei innamorata del nostro terrazzo, dove tutte le volte ti sdraiavi rotolandoti e io venivo a cocclolarti, mio fratello aveva paura di te, nn voleva sollevarti, era molto divertente. sto scrivendo questo messaggio proprio adesso che ho avuto la notizia, nn ho ancora visto il corpo, e nn so nemmeno se lo voglio vedere. Grazie per tutte le risate che ci hai dato, per tutti i momenti indimenticabili, mi dispiace un po’ che mio fratello nn ha mai avuto l’occasione di sollevarti, diceva “passamela passamela” ma visto che lei si incastrava con gli artigli nei miei vestiti e dovevamo liberarla lui ci ripensava.

Addio Scila

Grazie.

Ho raccolto il mio adorato Ettorino un giorno di fine agosto di due anni fa. Era entrato nel mio garage semi aperto o qualcuno conoscendo il mio amore per gli animali lo aveva lasciato lì certo che lo avrei accolto. era piccolissimo...un mese e mezzo non di più...con una grave infezione respiratoria, gli occhi completamente pieni di pus...E' diventato presto il mio amore, bello più del sole, con un manto nero e bianco lucente. E' stato un po' difficile farlo accettare dalla mia gatta femmina mentre con l'altro maschio non ci sono stati problemi. Due anni di amore reciproco forte. Due giorni fa sono andata a chiamarlo nel giardino per la pappa e l'ho trovato morto. Nessuna ferita...niente sangue...nessun trauma. Non mi do pace. Non sapere cosa sia successo, non essere là ne momento in cui forse aveva bisogno di me, pensare che forse avrei potuto salvarlo se fossi stata là mi fa impazzire di dolore un dolore lancinante che toglie il respiro, che non ti fa pensare ad altro. Ho avuto altri animali sia cani che gatti che hanno vissuto a lungo con me, è stato duro il distacco ma c'era più rassegnazione o perchè malati o perchè vecchi. Ma lui no! Aveva soli due anni, aveva una lunga vita davanti felice...mi chiedo perchè...perchè questo destino ingiusto, perchè tanto dolore. Spero soltano di poterlo rincontrare un giorno, di stringerlo forte al mio petto come facevo quando era in vita e di correre felice insieme a lui e a tutti gli altri amori pelosi della mia vita nei verdi prati del paradiso.

Buonasera, domenica scorsa il mio Pastrocchio di circa 13 anni è trapassato all'improvviso, dopo solo alcune ore di sofferenza. Una morte bella, tutto sommato, ma mi manca tanto. Oggi mi hanno consegnato le sue ceneri, le ho messe accanto ad una sua foto, ho creato uno spazio dedicato a lui. Adesso sono tanto combattuto se prenderne un altro o magari adottarne uno a distanza. Leggendo i vostri commenti sono tentato di non prenderne altri, ma forse alla fine cederò. Non deve vincere la paura della sofferenza! Viva la vita e viva i mici, fino all'ultimo, e magari anche oltre.

@mirko...un abbraccio grande! Solo tu sai cosa possa essere meglio. Certo è che Pastrocchio non lo potrà sostituire nessuno, ma l'affetto che hai dato a lui ora potrebbe far felice un altro micio ^.^

Buongiorno a tutti, scrivevo in questo spazio prima del Covid, per la perdita della mia Grace, vorrei sapere come sta Carlo, come state tutti ...
Irene (Genova)

Salve a tutti, amanti come me dei mici,
Una notizia dolorosa e tristissima purtroppo..
L'adorata micia Amandina ieri mattina 28 maggio 2021 mi ha lasciato, un dolore che non posso mica spiegare. Negli ultimi due mesi sono andato diverse volte nello studio dei veterinari, fatti tutti gli esami analisi ed era emerso che (a parte la pressione alta nell’ ultimo periodo) il suo vero problema era l’insufficienza renale, anche abbastanza importante, tanto che le facevo le flebo di Ringer lattato: se avessi fatto fare le analisi qualche anno fa magari le si vedeva un inizio di malattia, chissà! Ma stava bene in tutto e per tutto, non ci avevo mai pensato alle analisi sangue…Poi dal 7 maggio scorso quella che per me è stata la mazzata finale (e glielo ho detto al dottore e alla dottoressa veterinaria) e che mi ha spezzato il cuore, ovvero la sera prima vedeva normalmente e mi veniva vicino con le solite coccole, mi guardava, e la mattina del 7 maggio andava a sbattere contro muri e mobili..improvviso distacco retina, un disastro, fu uno schock per me vederla così… Poi nel giro di pochissimi giorni si era abituata assai bene a muoversi, ma era una pena infinita vederla così, non vedente. Un improvviso sbalzo di pressione la causa del distacco retineo, mi ha detto il veterinario. Però una delle volte precedenti che ero andato dai veterinari, poco più di 1 mese fa, la dottoressa controllando la pressione diverse volte rilevò che era verso la soglia massima di accettabilità, e non riteneva di dare farmaco per pressione. Io ho anche una mia teoria ovviamente è una ipotesi indimostrabile e pure io non è che ne sono certo, così, è una idea che mi sono fatto, non so come la si può pensare…tanto che il titolare lo studio veterinario mi ha detto “Ma no in medicina non si ragiona così”; allora quello che però ho pensato, poiché Amandina non era assolutamente abituata a prendere farmaci (tipo gastro protettore che aveva prescritto contro vomito e le flebo per insufficienza cardiaca), perché era sempre stata in buona salute, per lei prendere quei farmaci, fare le flebo, è stato uno stress (che ho ben verificato io quando somministravo, spesso Amandina si rifiutava, e qualche graffietto me lo ha dato, e mi piangeva il cuore tenerla ferma con un po’ di forza esempio per la flebo…tutto sommato è stata brava, ma certo ne avrebbe fatto a meno… ), e chi ci dice che questi stress, a lei non abituata ai farmaci, non abbiano provocato un repentino aumento di pressione e distacco retina? La perdita della vista è stata la sua fine, il 7 maggio..giorno in cui poi le feci una decina di fotografie, mentre era sdraiata al sole in terrazzo…come farò senza di lei….
Una gatta così buona, tanto affettuosa, e tanto paziente e giudiziosa...Amanda era così.
Amandina aveva 19 anni ed era con me dall’autunno del 2010; la proprietaria era mia cugina che aveva la sua mamma ed anche un altro gatto, ma viveva lontano così gliela teneva la mia zia, la quale nell’ autunno del 2010 un giorno mi telefonò e mi chiese se le tenevo la micia per un paio di settimane, poiché lei per quel periodo doveva recarsi da un’altra sua figlia. Io non avevo mai tenuto un gatto in appartamento, ricordo che ne avevo uno di colore simile (Mujesan - in onore al giocatore di calcio del Bologna di cui mio fratello maggiore è sempre stato tifoso - che era però quasi tutto bianco, Amanda bianca e nera), ma ero un bambino, era fine anni ‘60 ed abitavo nella mia vecchia casa natale che disponeva di cortile e giardino, Mujesan entrava ed usciva da casa. Poi dopo un paio di mesi circa che ricevetti Amandina, mia zia mi chiamò e mi chiese come si era comportata la gatta e se avevo avuto dei problemi (mi viene un sorriso dolce al ricordo, perchè penso alla premura che ebbe mia zia timorosa che io potessi aver avuto dei problemi con la dolcissima Amanda…mi chiese come si era comportata …) , e mi disse che gliela potevo riportare quando volevo ma se volevo potevo anche tenerla io, ed accettai ovviamente….Amandina assai ben prima dei due mesi si era pienamente abituata a me e alla sua nuova dimora. In effetti la mia zia aveva una rampa di scale, e per lei fare su e giù per le scale, anche solo per portarle da mangiare, non era troppo agevole.
E così dall’autunno del 2010 ho gioito dell’immenso amore e dell’affetto e della grazia della meravigliosa micia Amanda. Era di una bontà, di una riconoscenza infinita, e per me era veramente una gatta speciale, dotata di un giudizio che mi lasciava esterefatto. Lo so pare scontato scrivere così, e senza voler levare nulla ad altri gatti, però io vedo che mica tutti sono così..ad esempio la gatta di mia cognata e di un altro mi parente sembrano assai più distaccati, meno socievoli e un po’ più “acidi”..Amanda era di una dolcezza infinita, ho le guance bagnate a scrivere queste righe…Solo quando sentiva un suono anomalo tipo telefono o campanello squillare, o veniva in casa un'altra persona (io vivo solo), cercava un angolino tutto suo e se ne stava “nascosta” per conto suo. Quanto era giudiziosa…dico solo questo, c’ è stato un periodo durato quasi 2 anni, sino all’anno scorso, che lei specie nei mesi freddi, amava stare su una sedia impagliata, e con le sue ungiette si divertiva anche, e stava lì ferma seduta per ore a volte; questa sedia era nella sala ma quando io ero fuori casa lei andava in altro ambiente, dove aveva il mangiare, la ciotola d’acqua, la lettiera; questi ambienti sono divisi da una porta a due ante vicina alla sedia, beh quando io dal tavolo non lontano dove tengo appoggiate le chiavi di casa, prendevo su le chiavi e sentiva il rumore, oppure anche bastava che lei mi vedeva che mi mettevo il giaccone per uscire, Amandina saltava giù dalla sedia e si avvicinava alla porta, capiva che io stavo per uscire e che lei doveva andare nel suo ambiente: e questo non è giudizio?? Che vuoto ora la sedia vuota!! E quando qualche anno fa, capitò che avevo delle crocchette a metà livello dentro un barattolo di vetro per alimenti, non era mai successa quella situazione e vidi che lei vedendo le crocchette lì non arrivandoci con la lingua, con una zampina ne tirò fuori un po’ a terra e poi le mangiò, e poi ripetè l’operazione. Era la prima volta così e se quella volta vi furono i primi momenti di tempo che impiegò prima di usare la zampina, provai la medesima situazione di barattolo a metà con crocchette dopo una settimana, e lei senza indugio andò con la zampina sulle crocchette: aveva imparato e ricordava….
Sono stato vicino ad Amandina da ieri mattina presto perchè si vedeva che era alla fine; ho letto diverse cose sull'atteggiamento e comportamento dei mici quando sono alla fine; lei è precisamente volata via nel periodo di 2 minuti di orologio in cui ero andato in camera: l'ho lasciata che muoveva le due zampine anteriori, il ventre era caldo e si sentiva che batteva il cuore e anche l'occhio, se pur non vedente, aveva un certo aspetto lucido, mentre 2 minuti dopo quando sono tornato da lei, non c'era già più...il cuore non le batteva più, e l'occhio più spento...che tristezza....chissà, ho letto che i gatti spesso si appartano quando arriva la morte, lei da l’altra sera aveva problemi a camminare, non riusciva, stava sdraiata e si muoveva a piccoli balzi, e allora non potendosi allontanare chissà, forse ha deciso di andarsene mentre io non ero lì...ha voluto evitarmi quell'attimo fatale, forse...bene e male, a seconda di come la si vede: bene sarebbe confortare sino all'ultimo istante ( e pensando a questo sono molto dispiaciuto e in colpa), ma chissà per la intimità e privacy forse meglio il contrario...vai a capire davvero come la pensano, i mici..o forse una coincidenza che è spirata nei 2 minuti che non ero li, tra le 11.42 e 11.43...
Ora non so neppure io bene se trovare un luogo ove seppellire l'amata Amanda (l'ideale sarebbe se qualche amico o parente disponesse terreno), oppure la cremazione, ma di sicuro la cremazione anonima non la considero, per carità. E non avrò troppo tempo per decidermi e soprattutto trovare.
Che tristezza….

ciao Micio, sei stato adorato da tutta la famiglia, ci hai regalato la tua dolcezza, la tua intelligenza, la tua stupefacente bellezza, siamo tutti affranti ma saremo con te, tutti quattro, ad accompagnarti nel lungo sonno, ti riempiremo di carezze, ci avrai tutti con te e resterai per sempre nei nostri cuori. Insuperabile Micione.

oggi 18 aprile 2022 il mio piccolo Inata un gattino di due anni ci ha lasciati
E' lo stesso dolore di perdere un essere umano, ti lascia un vuoto immenso
ogni volta che mi vedeva mi faceva le fusa.
l'ho trovato quasi morto, per strada, davanti casa mia, davanti al mio portone.
Era dolcissimo, amorevole, monellino, Adesso non c'è più ............
ho quasi 60 anni e piango come un bambino di 6 anni.
L'Amore è Amore non importa se per le persone o per i nostri piccoli tesorucci,
MI MANCA DA MORIRE.

Cara Paola, caro Antonino, vi comprendo. Era il 2019 che scrivevo la prima volta su questo blog per trovare confrorto per la perdita della mia Grace e ancora mi manca da morire e non riesco a guardare le sue foto. Tenete duro, il dolore acuto passerà. E' l'unica consolazione e certezza che posso darvi. Vi abbraccio forte

sono passati 8 giorni dalla morte del mio piccolo Inata ed ancora penso a lui.
Il mio piccolo gattino era come se fosse il mio quinto figlio.
Tutti i giorni esco in balcone pensando al mio piccolo gattino, quando gli davo da mangiare, gli preparavo l'acqua, lo accarezzavo e lui mi faceva le fusa.
Mi faceva le fusa ogni volta che mi vedeva, si strusciava contro di me e mi leccava le dita quando lo accarezzavo.
Ho un cagnolino, il suo nome è Iside, so che probabilmente lei morirà prima di me.
Non voglio più ne cani ne gatti, il dolore per la loro perdita è uguale a quella della perdita di una persona.

Irene risponde ad Antonino
Ciao Antonino, resisti, mi raccomando! Cerca di distrarti, trova qualche altro micetto al quale dare amore e cura, informati al gattile o ai gattili della tua città su come puoi aiutare in qualunque modo i gatti che hanno bisogno. Io ho fatto così, immaginando nella mia mente una "Fondazione Grace", il nome della mia gattina morta a 17 anni nel 2019 e che ancora mi manca come il primo giorno, e mi è servito! Appena avevo qualche Euro da parte lo donavo a chi sapevo per certo che li utilizzava per il bene dei gatti randagi o soli, portavo coperte e altre cose utili al gattile, cercavo di sistemare da persone fidate mici rimasti soli o malati che nessuno voleva. Ne ho sistemato uno che tremava continuamente perché apparteneva a una colonia di gatti che viveva proprio sotto il pilone del Ponte Morandi (sono nata e vivo a Genova) che è crollato e ora è felice in una famiglia che lo adora e non trema più! Coraggio Antonino, segui i miei consigli, non perché io sia chissà chi, ma perché ci sono passata ...

La mia Sissi è morta l'11/05/2022. Nata il 06/03/2015, è morta per colpa di una brutta epatite cronica (l'Aids dei gatti, mannaggia).
Arrivata per prendere il posto dei nostri cuori dopo la morte della mia precedente gatta, Tomasina, di 14 anni che se n'è andata per insufficienza cronica. In realtà arrivò con suo fratello Ronnie, lui era il mio preferito, sono cresciuti insieme fino a quando, a distanza di un anno e mezzo, Ronnie è scomparso probabilmente avvelenato da qualche imbecille che passava nei pressi di casa mia. Lei è stata la mia spalla in quel momento di tristezza e da li è nato sempre più un amore inspiegabile. Si faceva solo prendere in braccio da me, quando era spaventata la trovavo sul mio letto, usciva dalla mia camera ogni mattina ad aspettarmi sul tappeto; sulla mia sedia prima di sedermi a tavola. Eravamo due gocce d'acqua ed inseparabili. Dopo due anni arrivò Milla, una trovatella donatami da una mia amica, lei l'accettò e purtroppo, anche per Milla il destino è stato crudele. Scomparsa e più ritrovata, aveva qualche mese. Da li ancora una volta mi ha fatto da spalla, mi e ci ha confortato. Ma soprattutto me, che era come se fossi suo fratello e lei mia sorella. Ha accettato la mia morosa, 5 anni quest'anno. Ha accettato chiunque fosse per me importante. Mi ha aiutato nel periodo della pandemia, era la mia compagnia assieme alla mia famiglia. Non potevo vedere nessuno, ma lei si. E si è goduta parecchi momenti con me in quel periodo, a casa dal lavoro per ovvie ragioni. Quest'anno ho preso la decisione di andare a vivere da solo, come fanno tutti ad un certo punto della vita ma per intrecci, ho dovuto rimandare da qualche mese, massimo 1 anno.. ma torniamo a noi. Qualche mese fa vomitava, faceva le feci in posti strani e purtroppo, poi, insistendo con i miei e portandola a dei veterinari diversi, tutti con consulti non realmente veri; ecco la verità. Epatite cronica, un male al fegato che andava gestito. Non vi dico quanto abbiamo speso in due mesi.. con biopsia al fegato compreso, ma per lei che era tutto per noi, non abbiamo badato a spese. Dopo un primo momento di ripresa, purtroppo, è calata di peso. E martedì 10 maggio, alla mattina prima che i miei la portassero nella clinica per rifare le cure, ci siamo salutati. Ho visto il suo sguardo, era stanca di vederci correre per lei, mi ha fatto capire quasi che forse non sarebbe tornata. Alla sera, mentre guidavo ho pianto, ho capito che non avrei voluto farla soffrire. Il giorno dopo, mi ero promesso di andare a trovarla uscito da lavoro alla sera, in realtà ritornato a casa per pranzo, i miei mi hanno detto che non ce l'ha fatta. Il fegato ha ceduto e lei è morta nel sonno. Da quel giorno, un pezzo della mia anima se n'è andata con lei, era quella che avrebbe accompagnato i miei verso la pensione. Chi verrà dopo, sarà speciale per i miei ma mai quanto la mia principessa Sissi. E' arrivata in silenzio, si è presa il suo posticino nel cuore e ci è rimasta. Ora sono un ragazzo indipendente, arrivò quando ne avevo solo 19, ora ne ho 26.
Le piaceva l'acqua, beveva e mangiava con la zampina, avevo uno sguardo dove le mancava soltanto la parola. Mi riprenderò ma porterò con me, per sempre, ogni momento che ho scattato insieme. Con lei ho imparato ad amare ancora di più gli animali.
Sei stata tutto per me.
Ti amo alla follia. Ci rivedremo, prima o poi.
Tuo per sempre, Davide.

Buonasera

Buonasera a tutti...ho trovato per caso questa spazio diciamo così di sfogo...da 5 giorni ho perso la mia micina...una sorella per me...mi aveva scelto lei..venendo da randagia a casa mia...incinta..lho aiutata..sterilizzata e presa con me. Poi mi ha dato per 9 anni tutto l amore del mondo...purtroppo avevo un difetto ovvero non poteva stare chiusa in casa fissa...essendo cresciuta nella natura e all aperto...e così me lhanno investita..per me é stato un trauma non sentendola a letto e ritrovandosi per strada.ben sapendo che ho fatto l impossibile per tenerla in casa salgono in me tutti i sensi di colpa possibili. Veramente è dura. Lei é stata il più bel regalo che potessi mai avere.e manca come l aria.

Caro Alessio,
sono addolorata per quello che provi, ma la perdita della tua micia non è colpa tua. E' solo destino. Lei avrebbe preferito morire così. I gatti che non sanno o non vogliono vivere del tutto in casa soffrono e tu l'hai compreso e pur di non farla soffrire sei stato in ansia, hai corso rischi e li hai fatti correre a lei perché questo imponeva la situazione. Le leggi metropolitane non sono controllabili da noi. L'hai incontrata da randagia, piccina, e da randagia se n'è andata perché tu non sei stato egoista e hai saputo rispettare la sua natura, se ne è andata, ma con il privilegio di essere stata amata e curata da te, di aver conosciuto un rifugio e l'affetto, di aver avuto un Amore che tanti mici randagi non hanno la fortuna di conoscere. Un abbraccio, Irene

2 anni fa, dopo quasi 20 anni, è morta la mia Scottish Fold mista, Goku, gatta nera dalle orecchie piccole. Lei fu la mia prima gatta. L'ho avta in casa fin da cucciola, mi ha tenuto compagnia per tanti anni, e poi l'ho accudita quando era vecchia. E' morta di insufficienza renale. L'ho fatta cremare ed ho portato le ceneri a casa. Assieme a lei avevo un'altra micia, Aegir, ora di 11 anni.
Dopo la morte della mia adorata Goku, ho subito deciso di adottare due nuovi cuccioli. Kiwi (dal gattile), gatto nero a pelo di media lunghezza e di taglia grande, e Olav (da una famiglia) gatto nero a pelo lungo. Li avevo adottati troppo presto, perciò ho faticato ad affezionarmi a loro. Nonostante il gatto dei miei sogni sia sempre stato il gatto a pelo lungo, col tempo avevo sempre più una preferenza per Kiwi, per via del suo carattere stupendo e affettuoso e delle sue 'pagliacciate' che lo rendevano simpatico. Purtroppo la vita, molto generosa con la Goku, non lo è stata altrettanto col Kiwi. E' morto improvvisamente la notte tra il 28 ed il 29 maggio, investito. Il tutto è successo nella notte, quindi non ho potuto riavere il corpo, di lui mi è rimasto solo un dentino da latte. Era nato in strada e fino all'età di 3 mesi è stato un gatto forastico. Seppur si era abituato alla presenza umana, purtroppo non si è mai abituato alla vita in casa, e non c'era ostacolo che teneva. Amava le coccole ed i giocattoli ma era indifferente ai cuscini e al cibo che gli si offriva, anzi, preferiva le prede. Mi manca.

Ieri è mancata la mia gatta, Muccia era il suo nome, aveva 21anni (o forse qualcosa in più) ed era parte della famiglia. Si chiamava così perchè da piccola le avevamo dovuto far amputare la coda perchè qualche gatto o una macchina gliela aveva rotta e c'era un infezione che non si poteva curare. Da li il nome muccia (coda monca).Da un paio d'anni i segni della vecchia si facevano sempre più evidenti, era diventata sorda, gli era cresciuta una ciste di liquido vicino a una scapola, soffriva di artrite alle zampine, e ultimamente era diventa cieca, ma nonostante tutto si muoveva ancora e riusciva a raggiungere i posti dell'orto e del giardino dove gli piaceva sostare. Purtroppo l'insufficienza renale ha avuto la meglio e nel giro di un anno se se l'è portata via. Aveva un carattere diffidente ma a suo modo era capace di dimostrare affetto verso chi conosceva, ci salutava sempre con il suo miagolio e faceva le fusa quando la accarezzavamo. E' morta come la sua mamma nella stessa cuccia e a me ha spezzato il cuore assistere alla sua dipartita, gli ulitmi momenti di vita. Spero che adesso sarai in cielo con tutti gli altri mici e ci verrai a trovare nei sogni perchè nei pensieri ci sarai sempre.

Pagine