FIP Peritonite infettiva felina, ad alto tasso di mortalità

È una malattia infettiva che colpisce principalmente i cuccioli. La sindrome clinica è di solito letale e si può presentare in due forme umida o secca. Da alcuni anni negli Stati Uniti è disponibile un vaccino intranasale contro questa infezione quasi sempre mortale, da coronavirus felino. Purtroppo però non può essere somministrato prima che il gatto abbia sedici settimane di vita, per una malattia che si contrae per lo più dalla nascita e fa dubitare molti esperti della sua efficacia.

 

Come si trasmette la FIP

È una malattia infettiva con un alto tasso di mortalità, quasi il 100%. Si trasmette tramite contatto con feci e urina di gatti malati. Interessa soprattutto i gatti che vivono in comunità o all’aria aperta e colpisce in particolare i mici dai tre mesi ai tre anni di vita. L’infezione da coronavirus, il virus del raffreddore, è piuttosto comune nei gatti tanto da non comportare gravi conseguenze se non una lieve diarrea o starnuti. Ma ci sono alcuni rari casi in cui il virus subisce una variazione all’interno del corpo del gatto infetto da tramutarsi in FIP. Il virus mutato è resistente alle difese immunitarie del gatto e si diffonde nell’intestino colpendo gli organi interni. Il corpo dell’animale tenta invano di combattere il virus producendo cellule che però si accumulano nell’organismo danneggiando gravemente gli organi. La particolarità di questa infezione è che anche se il virus è molto contagioso, nella sua forma mutata, FIP, non lo è, pertanto resta contagiato e malato il gatto ma senza trasmettere per forza il virus ad altri gatti sani. Viene diffusa quindi solo la forma non ancora mutata del virus. La trasmissione del virus avviene tramite contatto con le feci contaminate. Un gatto malato può reinfettarsi da solo tramite la pulizia quotidiana. I gatti di razza sembrano essere più soggetti alla contrazione di questo virus.

 

I sintomi della FIP

Questa malattia non ha chiari sintomi o caratteristiche inequivocabili soprattutto nel primo stadio. La forma classica della FIP è definita “umida” e si caratterizza con un accumulo di liquido giallo nell’addome e torace del gatto con conseguente difficoltà nella respirazione. Spesso compare la febbre che non scende neanche con gli antibiotici. Spesso l’animale ha sonno e non mangia, la sua pancia è gonfia. In alcuni casi possono comparire infiammazioni agli occhi e al sistema nervoso. La FIP “secca” è una variante più rara della malattia con una durata molto più lunga. Tutte e due le forme di FIP sono letali.

 

Come diagnosticare la FIP

Non esiste nessun test per diagnosticare questa malattia. Spesso viene identificata solo dopo la morte del gatto. Il veterinario che sospetta una infezione da FIP farà sul gatto una serie di esami ma non potrà stabilire con certezza che si tratti di peritonite infettiva felina. Con versamento di liquido nell’addome del gatto il veterinario può analizzarlo tramite ecografia così che la diagnosi di FIP sia più attendibile.

 

Come curare un gatto malato di FIP

Non esistono cure che possano guarire un gatto che ha contratto la peritonite infettiva felina. Si può cercare soltando di alleviarne i sintomi usando farmaci immunosoppressivi, antinfiammatori. Con l’aggravarsi delle condizioni del gatto viene proposta l’eutanasia. I gatti malati di FIP in fase conclamata muoiono dopo circa tre settimane.

 

Libri consigliati

  • Il gatto

    Macchie di pipì sul tappeto. Graffi sui mobili. Topi morti sulla porta di casa. Peli sui vostri vestiti preferiti...
  • Il mio gatto, io e il senso della vita

    "Il mio gatto ha una qualità particolare: è un gatto tigrato, carino da disegnare, un gatto che somiglia stranamente... be', a nessun altro gatto. Come tutti i gatti, è unico.
  • Gatto sano e felice con i rimedi naturali

    I gatti sono da sempre ottimi erboristi ed è per questo che il modo migliore per curarli passa attraverso le erbe e le medicine dolci.
  • Lo zen del gatto

    Dove troviamo la nostra dose quotidiana di meditazione, rilassamento, natura e saggezza? Nei gatti!
 

Lascia un commento

Buongiorno. Vi scrivo perchè ho un gatto di 8 mesi, Milo che da circa 2 mesi e mezzo non sta bene.
E' sempre stato un micio adorabile, buono, affettuoso, vivace, molto reattivo.
Ci è stato affidato i primi giorni di agosto da un'associazione della zona, figlio di una gatta randagia catturata con 4 micetti appena nati, in compagnia di suo fratello, altrettanto splendido.
Verso metà settembre, Milo ha iniziato ad essere apatico, improvvisamente sempre impaurito, non più giocherellone, e meno affamato. ( per questo pensavamo semplicemente fosse una sorta di altruismo, avendo adottato 15 giorni dopo aver adottato lui ed il fratello, altre due micette piccolissime trovate abbandonate e morte di fame dentro ad un fosso, sembrava quasi attendesse di far mangiare loro per poi avvicinarsi lui alle ciotole).
Passavano i giorni e la situazione non migliorava, abbiamo pensato fosse stato ferito da un'auto, ma non abbiamo trovato segni visibili sul suo corpo, così i primi di ottobre lo abbiamo portato dal veterinario, essendo diventato anche atassico.
Esami del sangue, ( emocromo, fiv felt test), antibiotico ed antinfiammatorio per 10 giorni, perchè aveva la febbre. I test sono risultati negativi,se non le piastrine bianche basse ma il veterinario non ha saputo darmi altre risposte. tranne l'ipotesi di una FIP (peritonite felina).
Ho provato ha contattare un altro veterinario, stessa risposta ( quando gli ho detto che il precedente collega ipotizzava una FIP). Mi lasciano in balia del nulla, dicendomi di rivolgermi ad una clinica.
Allo stato attuale, Milo sembra essere più reattivo di sera, durante la notte ci cerca e ci chiama, durante il giorno ( forse perchè i bimbi non ci sono, dorme). La sua camminata è instabile, ma il problema più grande è che non mangia. Spilucca durante il giorno, perchè lo invogliamo, sembra quasi abbia dolore in bocca ( anche oggi abbiamo tentato con del tonno, dopo un pò mangia , ma gli cade il cibo dalla bocca).
Potete aiutarmi a capire cos'ha? Non vorremmo martoriarlo ulteriormente con altre visite ed esami magari inutili se la sua sorte è già segnata, ma se possibile cercare di salvarlo. Solo che leggendo anche i vostri post, i suoi comportamenti non sono riconducibili molto alla FIP, quindi speriamo popssa essere altro.
Noi abitiamo in provincia di Venezia, se magari avete qualcuno della zona da consigliarci.
Grazie in anticipo, cordiali saluti.
Ilenia Carlo
3492833528

una cucciolata di 4 gattini sono morti tutti con gli stessi sintomi :
rapido di magrimento (1/2 gg),la gatta madre aveva il latte ma non mangiavano completamente, la mia veterinaria non sa cosa potrebbe essere successo ! C'è qualcuno che mi può suggerire le cause ?